A Gorizia i micetti trovano famiglia
Li hanno accarezzati, vezzeggiati, stuzzicati. Hanno portato loro da mangiare, e regalato qualche ora di compagnia e divertimento. Qualcuno, poi, li ha anche adottati, portandoseli a casa e aggiungendo un nuovo membro alla propria famiglia.
In ogni caso è stata un successo l'edizione 2013 dell'iniziativa “Gattile Aperto”, promossa dall'Aipa di via degli Scogli per avvicinare la cittadinanza alla realtà del gattile e provare a trovare una casa a qualcuno dei tanti mici soccorsi ed accuditi dai volontari dell'associazione.
“Gattile Aperto” è andata in scena nella giornata di sabato, quando i cancelli di via degli Scogli si sono aperti per decine di persone, appassionati di animali o semplici curiosi, che hanno voluto passare in modo diverso ed in compagnia di tanti gattini, di vario colore e specie, la loro giornata. «Abbiamo riscosso una grande attenzione da parte della gente, e siamo davvero soddisfatti – dice Fabia Lupieri, presidente dell'Aipa -. Sicuramente continueremo a proporre iniziative del genere, per il bene dei nostri piccoli ospiti». Ed anche i risultati concreti ottenuti nel corso della giornata sono da rimarcare: due gatti adulti da tempo ospiti del gattile hanno trovato subito una nuova casa, e tre famiglie hanno già “prenotato” il loro gattino quando all'Aipa capiterà di trovare e soccorrere qualche cucciolata. In totale, sono state oltre una trentina le persone che hanno visitato il canile: alcuni hanno portato crocchette o altro cibo per i gatti, altri dei piccoli giochi o delle coperte, materiale utile per l’associazione che gestisce il gattile. I volontari dell'Aipa, comunque, sono rimasti decisamente contenti. Da adottare rimangono però ancora una ventina di mici. «E prossimamente, non appena il tempo si stabilizzerà, organizzeremo anche “Canile aperto” - continua Fabia Lupieri -. Va detto che il canile è comunque aperto ogni giorno per le persone che desiderano portare a spasso i nostri cani, ma sarebbe bello poter organizzare una giornata appositamente dedicata loro, magari per trovare nuove famiglie anche a questi trovatelli». Marco Bisiach
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