A Gorizia frena il mercato dell’auto: -3,2% in 8 mesi
GORIZIA Negli scorsi trimestri, era sempre al top. Gorizia e la sua provincia si insediavano in vetta alla classifica regionale per il maggiore progresso nelle vendite di automobili. Gli aumenti, percentualmente, erano sempre in doppia cifra e questo permetteva all’Isontino di guardare tutti dall’alto: Udine, Trieste e Pordenone. Una gran bella soddisfazione per un’area che, economicamente, è sempre stata considerata una cenerentola.
Oggi, quello slancio (determinato anche dai tanti noleggi) ha conosciuto un freno. Probabilmente fisiologico. L’anno passato, nel periodo che va da gennaio a ottobre, vennero vendute in provincia di Gorizia 2.810 vetture. Nel 2017, sempre nei primi otto mesi dell’anno, le automobili immatricolate per la prima volta sono state 2.720: percentualmente, la flessione è stata del 3,2 per cento. Le altre tre province del Friuli Venezia Giulia, sempre nel periodo di riferimento, hanno conosciuto - invece - un incremento: Trieste +17,29%, Pordenone +6,83%, Udine +6,14%.
Migliore il dato se si prende in considerazione il solo mese di ottobre (l’ultimo dato disponibile) dove Gorizia e la sua provincia hanno chiuso con un progresso dell’1,77 per cento. Dati positivi anche per il Pordenonese e per Trieste: soltanto Udine piange con un 3,33% in meno.
Parola a Confartigianato
Oscar Zorgniotti, passato dall’altra parte del guado (ha lasciato la Confcommercio) e ora presidente regionale del settore dei Meccatronici per Confartigianato, impronta comunque i suoi commenti all’insegna dell’ottimismo. Perché il peggio, ormai, è passato e le vendite (nonostante quest’ultima pausa) hanno ripreso a crescere anche a Gorizia. «Per quanto ci riguarda, posso dire che abbiamo mantenuto i livelli e il trend dell’anno passato. Di tutte le attività che gestiamo, solamente la stazione di servizio ha conosciuto una flessione: le vendite di benzina sono ulteriormente calate», annota Zorgniotti. Che aggiunge: «Riguardo, invece, alle vendite-auto, stiamo raggiungendo i livelli pre-crisi. È anche vero che l’approccio è completamente cambiato e si vende parecchio attraverso la rete, attraverso internet». Ma qual è la richiesta-tipo del cliente goriziano? «La richiesta riguarda vetture medie e, scusate la ripetizione, di media cilindrata. Grazie alla possibilità di attingere al mercato delle chilometri zero e delle vetture aziendali, si possono ottenere sconti di una certa consistenza».
Dove il mercato, invece, stenta a “carburare” è nel settore riguardante le vetture ecologiche, elettriche. «Ma qui entrano in campo i costi. Quel tipo di auto costa ancora troppo e le famiglie, che non nuotano certamente nell’oro, preferiscono virare su un’altra tipologia».
Il settore delle carrozzerie
E le carrozzerie? Che aria tira? A tracciare un bilancio è Giuliano Grendene, “capo” dei carrozzieri isontini e titolare dell’omonima carrozzeria goriziana. Dicembre si preannuncia come un mese non particolarmente felice per questo settore. E il perché è presto detto. «La gente, in queste giornate, preferisce spendere i propri soldi per fare shopping, per acquistare qualche bel regalo, magari per sostituire il cellulare. Ed è così che l’ammaccatura passa in secondo piano. “Riparerò l’auto in un secondo momento. Tanto, va avanti lo stesso”, questo il ragionamento che fanno tante persone che non mettono la propria vettura in cima alle loro priorità».
Riparazioni “contingentate”
Peraltro, questo fenomeno “natalizio” è parte integrante di un fenomeno assai meno temporaneo e localizzato. «Ripeto un concetto che ho avuto modo di esprimere anche recentemente, commentando il calo dei sinistri stradali. Se quando capita un incidente di un certo rilievo, come quelli in autostrada, non resta altro che cambiare l’automobile, in città si registrano invece di solito piccoli schianti, per danni minori. E in questi casi - rammenta Grendene - sempre più spesso le automobili non vengono nemmeno riparate: cinque volte su dieci, mediamente, i proprietari si tengono l’ammaccatura o i segni di una strisciata e rimandano l’appuntamento con il carrozziere». E per trovare conferma di quanto va dicendo il rappresentante di Confartigianato basta tenere gli occhi ben aperti: osservando con attenzione il parco-macchine che “gira” per Gorizia, si possono notare tante automobili tutt’altro che perfette o immacolate.
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