A Gorizia confine blindato per Putin

Sabato il presidente russo in Slovenia. Vertice in Prefettura, disposti controlli rigorosi: «Meglio evitare le strade dell’Isontino»
la cappella dei russi sul passo del Vrsic
la cappella dei russi sul passo del Vrsic

GORIZIA. La visita di Vladimir Putin in Slovenia, fissata per sabato 30 luglio, avrà tutta una serie di conseguenze anche per la viabilità goriziana e per l’autostrada A4. Invitato dal presidente della Repubblica Borut Pahor, il capo dello Stato russo raggiungerà il passo del Vrsic(1.611 metri), sopra Kranjska Gora, per commemorare il centenario della Cappella russa eretta tra il 1916 e il 1917 dai prigionieri russi per ricordare i loro connazionali, vittime di una valanga di neve. La valanga colpì un campo di prigionieri russi che stavano costruendo la strada attraverso il passo del Vršic, destinata all’approvvigionamento del fronte dell’Isonzo. Com’è noto, la visita assume un’enorme importanza diplomatica per i pessimi rapporti tra Mosca, Washington e Bruxelles in relazione ai fatti ucraini. E per il 30 luglio, sabato, proprio gli ucraini che vivono in Slovenia (i dati ufficiali parlano di 400 persone, quelli ufficiosi di 1.500) hanno annunciato manifestazioni di protesta per la presenza del presidente russo.

 

 

Quest’importante visita è stata anche al centro - alla Prefettura di Gorizia - di una importante riunione allargata del Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica svoltasi ieri mattina. Il tema affrontato? Le disposizioni a tutela della sicurezza e della mobilità delle persone in viaggio sulle strade in occasione dell’esodo estivo e della visita, prevista per la giornata di sabato, del presidente della Federazione Russa Vladimir Putin nel territorio della Repubblica di Slovenia, che «comporterà - spiega il viceprefetto vicario Antonino Gulletta - inevitabili ripercussioni anche sul traffico veicolare nelle nostre zone di confine».

All’incontro hanno partecipato, oltre ai dirigenti di tutte le forze di polizia territoriali, i rappresentanti degli enti locali interessati, dei vigili del fuoco, della locale azienda dei servizi sanitari, della Capitaneria di porto di Monfalcone e dei concessionari delle arterie stradali e delle infrastrutture principali della provincia.

In merito, il comitato ha confermato le misure di prevenzione e di controllo delle arterie stradali della provincia già in vigore, al fine di continuare ad assicurare la migliore fluidità del traffico stradale nonché l’ordine e la sicurezza pubblica nelle giornate di maggiore movimento e afflusso di turisti.

 

Putin in Slovenia il prossimo 31 luglio
Vladimir Putin

 

Inoltre, per quanto concerne la visita del presidente Putin, il Comitato ha richiamato l’attenzione di tutte le istituzioni e enti preposti sull’esigenza di effettuare accurati interventi di vigilanza e controllo sul territorio per fronteggiare eventuali ripercussioni lungo la rete autostradale italiana in seguito ai provvedimenti sulla viabilità adottati per l’occasione dalle competenti Autorità austriache e slovene.

Aggiunge il viceprefetto Gulletta: «È, comunque, sconsigliato mettersi in viaggio nelle strade e autostrade di questa provincia per l’intera giornata di sabato 30 luglio».

In parallelo, il presidente di Autovie Venete Maurizio Castagna ha illustrato al consiglio di amministrazione della concessionaria le modalità adottate per la gestione del traffico estivo sulle direttrici autostradali del Nordest, che nel prossimo week end avrà il primo «bollino nero».

«Sabato - le sue parole - si presenta come una giornata critica per la viabilità autostradale, che sarà interessata da un flusso di traffico molto superiore alla media, in quanto ai transiti dei turisti che solitamente scelgono la A23 per poi dirigersi verso Venezia o Trieste percorrendo la A4, si sommeranno quelli “dirottati” su questo asse autostradale a causa della chiusura di un tratto di autostrada in Slovenia, per le misure di sicurezza in occasione della visita del presidente Putin».

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