A Gorizia bimbi ed etica “Esperimento” a San Rocco
La parrocchia di San Rocco ha intrapreso un lodevole percorso di formazione per i suoi giovani e giovanissimi cittadini.
Un viaggio che non vuole insegnare tanto le classiche “materie” che si possono affrontare anche sui banchi di scuola, ma piuttosto mira a costruire (o ri-costruire) un'etica civile che oggi, sempre più spesso, sembra andata persa.
L'interessante progetto è partito a San Rocco durante le mattinata di Settembreinsieme, il centro estivo organizzato dalla parrocchia per accompagnare bambini e adolescenti verso il rientro a scuola.
Accanto alle attività sportive, ai dibattiti, ai giochi e alle proiezioni cinematografiche (come quella del documentario su Don Bosco), è stato organizzato anche un originale corso di yoga per i bambini.
Ma l'iniziativa più originale e importante è stata una sorta di grande gioco alla scoperta dei segnali stradali delle vie del borgo, disegnato poi a formare una sorta di “gioco dell'oca”.
I bambini – e anche i loro genitori, coinvolti a loro volta nel progetto – dovevano individuare, riconoscere e interpretare i vari segnali stradali, comprendendone il significato e verificando di conoscere il corretto comportamento in strada da tenere in corrispondenza di ognuno.
«Ciò che ci preme sottolineare è che non si è trattato di un corso di educazione stradale – ricorda don Ruggero Dipiazza -, quanto piuttosto di una promozione dell'etica civile. In sostanza abbiamo cercato di far capire ai giovani che i segnali stradali non vanno rispettati per quel che sono, ma per ciò a cui servono, ovvero a tutelare la sicurezza delle persone. Si deve rispettare le regole della strada non in quanto tali, ma per salvaguardare la vita e la salute di ognuno di noi e degli altri, che è importantissima».
Un concetto che è stato ricordato ai bambini anche dal vicecomandante della polizia locale Paesini, che ha partecipato all'incontro di San Rocco. «In questo senso si è trattato di un primo passo alla riscoperta dell'etica civile, che porteremo avanti anche nei prossimi mesi, anche durante gli incontri del sabato in parrocchia – spiega don Ruggero Dipiazza -. Tra gli obiettivi, ad esempio, ci sarà anche quello di promuovere una migliore e più serena convivenza tra vicini di casa, ad esempio nei condomini, per cercare di sfatare l'immagine di città un po' rissosa e poco paziente che ormai viene spesso abbinata a Gorizia».
Marco Bisiach
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