A Gorizia Apt chiede a Trieste rinforzi su cinque linee

La presidente: «Monitoriamo l’andamento tutti i giorni ma non abbiamo mai superato la capienza dell’80%»
Un autista con la mascherina a bordo di un mezzo dell’Apt
Un autista con la mascherina a bordo di un mezzo dell’Apt

GORIZIA Cinque autobus in più per irrobustire le linee dei trasporti in tempo di Covid-19. È la richiesta che Apt ha avanzato alla Regione per prevenire una situazione che, nei mesi, rischia di diventare critica.

La necessità di rinforzi, presentata in una lettera spedita venerdì all’amministrazione Fedriga, si basa su «analisi, numeri, e ragionamenti dietro cui c’è uno studio e non emozioni di pancia», ha specificato la presidente di Apt, Caterina Belletti. Parole che rappresentano un’alzata di scudi in difesa della realtà che rappresenta, e che scattano dopo le accuse del vice-capogruppo Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, che ha criticato il mancato uso dei fondi di Palazzo Chigi per rispondere ai problemi dei trasporti.

«Il governo aveva promesso soldi per il settore, ma poi si è scoperto che venivano sottratti dal generale fondo Covid - ha specificato Belletti -. Quei fondi dedicati non esistono. Saranno garantiti solo in circostanze in cui ci sia il superamento dell’80% della capienza». Un problema che, al momento, secondo la presidente, non riguarda i mezzi di Apt. «Ci impegniamo a monitorare la situazione tutti i giorni e non abbiamo mai rilevato il sovraffollamento di cui tutti si lamentano». In ordine di tempo, l’ultima segnalazione è arrivata ieri da una mamma in merito alla Circolare di Staranzano. «Al mattino il problema non è tanto critico, ma alle 14 la tratta che parte dalla piazza di Monfalcone in direzione Staranzano è in soprannumero», ricorda la donna evidenziando che lunedì alcuni studenti sono rimasti in piazza «proprio perché non c’era più spazio».



Nel ricordare d’essere vicina alle famiglie, «che hanno il diritto di far viaggiare i loro figli in sicurezza», Belletti aggiunge da un lato d’aver chiesto aiuto alla Regione, dall’altro che, in ogni caso, il sistema dei trasporti «si muove all’interno di paletti stabiliti dall’alto».

Tema questo che aveva fatto infuriare i sindaci di dieci comuni isontini (Doberdò, Gradisca, Grado, Mariano, Romans, Sagrado, San Canzian, Savogna, Staranzano e Turriaco) che avevano chiesto un incontro alla presidente e ora tornano all’attacco perché è stato risposto loro che saranno ricevuti uno alla volta e di persona.

«La presidente di Apt tergiversa ed, evidentemente, non prende sul serio le preoccupazioni dei primi cittadini», scrivono preoccupati in una nota i sindaci a cui Belletti risponde a stretto giro: «Li voglio incontrare personalmente, che è diverso da “singolarmente”: non significa dividi et impera, significa affrontare con ciascuno i singoli problemi. Se loro vogliono fare propaganda, la facciano. Io agisco per la tutela delle famiglie, credo che debbano avere la dignità di una risposta puntuale. È successo così a Grado. Il sindaco Raugna ci ha segnalato un problema, ne abbiamo parlato e lo abbiamo risolto. In questo momento abbiamo bisogno di tutto, tranne che di polemiche».

Quanto al cambio d’orario delle lezioni scolastiche aggiunge Belletti: «Ci stiamo organizzando». E per questo oggi è prevista una riunione con la Regione. —

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