A Gorizia apre le danze Lucia e spuntano sacerdoti e suore
GORIZIA La prima, come ormai da abitudine, è stata Lucia, 84 anni e una puntualità svizzera: come in occasione di tutte le altre primarie del Pd svoltesi finora a Gorizia, si è presentata al seggio in anticipo rispetto all’apertura (alle 7.45 circa) e ha infilato la prima scheda nell’urna per dire la sua sulla futura guida del partito.
Poi ieri al Kulturni dom di via Brass sono arrivati via via gli altri elettori del capoluogo e di San Floriano del Collio: non pochi, visto che intorno alle 9.30 avevano votato già in cento, alle 12 si era a quota 280 schede e a metà pomeriggio si toccavano le 450. Per la soddisfazione dei vertici locali del Partito democratico, che ha colto l’occasione anche per proseguire la raccolta di firme in difesa dell’autonomia dell’Isontino nella riforma degli enti locali al vaglio della Regione: «L’affluenza è stata più che positiva – spiegava ieri il segretario comunale del Pd Franco Perazza – perfino inaspettata per certi versi, tanto che specie in mattinata abbiamo dovuto continuamente vidimare nuove schede. Lo riteniamo un ottimo risultato».
Al Kulturni dom si sono presentati i sostenitori “storici” del partito, ma «abbiamo visto – assicura il presidente del seggio Enzo Dall’Osto – anche tanti volti nuovi rispetto alle passate primarie, a testimonianza di un interesse piuttosto ampio. Anche da parte di diversi giovani».
Al voto ha partecipato anche il mondo cattolico: al seggio si sono visti alcuni sacerdoti e abbiamo incrociato anche alcune suore. Una trentina di volontari si sono alternati nella gestione delle operazioni di voto. —
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