«A Gorizia aeroporto pronto per Pipistrel a dicembre»

Lo assicura il presidente della Consortile Medeot. Boscarol: «Subito 40 assunzioni, ricevute 900 domande di lavoro»
L'aeroporto "Duca d'Aosta" dovrà essere rimesso a posto
L'aeroporto "Duca d'Aosta" dovrà essere rimesso a posto

GORIZIA All’aeroporto di Gorizia si tornerà a volare a dicembre se l’azienda Pipistrel sarà in grado di avviare la prima fase della sua produzione di velivoli.

È l’impegno assunto dalla Società consortile. E Ivo Boscarol, proprietario della Pipistrel, ha assicurato che l’azienda sarà pronta entro l’anno.

Il giorno fatidico del “primo volo” potrebbe essere martedì 20, proprio come quel 20 dicembre del 2007 quando la Slovenia entro in Schengen e anche tra Gorizia e Nova Gorica “cadde il confine”.

In fondo, se l’azienda slovena Pipistrel, con sede centrale ad Aidussina, ha deciso di investire a Gorizia è anche grazie al nuovo assetto di questo spicchio d’Europa.

 

L’ira di Boscarol: «Troppi ritardi, difficile aprire la Pipistrel»
L'industriale di Aidussina Ivo Boscarol

 

Ivo Boscarol, proprietario di Pipistrel, ieri nell’incontro che si è tenuto nella sala Isonzo della Camera di commercio - una sorta di stati generali dei soggetti impegnati a rilanciare il Duca d’Aosta - ha precisato che nella prima fase saranno coinvolti una quarantina di dipendenti. Il prossimo anno una cinquantina. A regime, tra quattro-cinque anni «saranno occupate 250 persone e forse anche di più», ha assicurato Boscarol con ciò confermando l’impegno pubblicamente assunto nel 2011, anno del suo atterraggio a Gorizia.

«Abbiamo già raccolto 900 curricula, personale specializzato con esperienze nelle aziende aeronautiche del Triveneto».

Un migliaio di lavoratori in cerca di un’occupazione che guardano ai 250 posti promessi da Pipistrel come a un miraggio.

Per questo la sollecitazione all’accelerazione dell’iter che una volta concluso porterà la Società consortile a ottenere da Enac le “chiavi” dell’aeroporto non è critica ma stimolo. Il presidente della Camera di commercio - organismo che è socio della consortile - Gianluca Madriz ha assicurato che tra i soggetti coinvolti in questa complessa trattativa «c’è la massima armonia e collaudato spirito di collaborazione».

Il sindaco Ettore Romoli - il Comune di Gorizia è socio di maggioranza della consortile - nel rappresentare anche la collega di Savogna, Alenka Florenin, ha sottolineato come «dopo decenni di polemiche e di sostanziale inoperosità l’aeroporto di Gorizia sta diventando un aeroporto a tutti gli effetti. Perché l’obiettivo primario del Comune, che è azionista di maggioranza della Società consortile, è quello di far diventare il Duca d’Aosta un aeroporto vero, dove poter anche sviluppare attività industriali connesse al volo e non di riaprire un parco giochi. Abbiamo a disposizione il più grande aeroporto d’Europa con pista in erba, ci sarà spazio per tutti, anche per attività ludiche. Sarà la gestione della consortile a dover mettere d’accordo i vari soggetti che opereranno all’aeroporto. Il presidente Ariano Medeot ha tutta la mia fiducia. Noi ringraziamo l’imprenditore Ivo Boscarol per aver scelto Gorizia e lo assicuriamo che gli saremo sempre vicini. Ma al contempo contiamo di attrarre altre aziende del settore affinché a Gorizia si possa sviluppare un industriale di alto profilo».

Ariano Medeot, presidente della Società consortile, ha voluto rimarcare lo sforzo fatto in questi ultimi mesi per assecondare le severe richieste di Enac e ha messo in luce «il fondamentale ruolo avuto dal management del Consorzio per lo sviluppo industriale che sta supportando al meglio la consortile nelle pratiche tecniche ed amministrative. Un lavoro quotidiano che ci impegna a fondo me che al contempo ci conforta perché possiamo contare su risorse professionali locali di altissimo livello». La collaborazione tra consortile e consorzio è stabilita da un’apposita convenzione.

Ancora Ivo Boscarol è entrato nel merito delle fasi di avvio di Pipistrel nello stabilimento di Gorizia costato fino ad ora cinque milioni di euro e che si distende su 6000 metri quadrati. La fase successiva prevede un’espansione su altri 4000 metri quadrati «ma gli impianti tecnici sotterranei del futuro hangar sono pronti» ha precisato il manager sloveno. Nei primi mesi la Pipistrel a Gorizia si concentrerà sull’assemblaggio di parti di velivoli destinati agli Stati Uniti, sia il quadriposto sia il biposto a motore elettrico, settore in cui Pipistrel è leader mondiale. Tuttavia Boscarol ha precisato che l’azienda prima di esprimere tutta la sua potenzialità nella sede goriziana dovrà sottostare a ulteriori controlli di Enac propedeutici all’autorizzazione a produrre velivoli.

«Devo ammettere - ha precisato Boscarol - che nei mesi scorsi, alla luce del fatto che a Gorizia non si poteva più volare, abbiamo rallentato i lavori del capannone deviando in fondi su altri progetti. Ma ora sono rassicurato dalla Società consortile e da Enac e constato che tutti i soggetti interessati si stanno dando da fare».

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