A Fiume torna l’Aquila bicipite
FIUME. Tra poco più di due mesi, alla fine di marzo, l'Aquila bicipite, plurisecolare simbolo di Fiume e dei suoi abitanti autoctoni, dovrà tornare a dominare dall'alto la sua città. La statua del rapace - questa l'intenzione espressa dall'amministrazione comunale - sarà collocata sulla sommità della Torre civica, costruzione che assieme alla cattedrale di San Vito, al Duomo, al Santuario mariano di Tersatto e ad altre strutture fa parte dell'identità visiva di Fiume. Il Consiglio comunale ha ora dato il via libera alla spesa da sostenere.
Per l'Aquila con le due teste, figura dominante nello stemma civico, concesso nel 1659 dall'imperatore Leopoldo I d'Asburgo, si tratterà di un ritorno atteso dopo decenni di assenza. Decapitata parzialmente nel 1919 dagli arditi di Gabriele D' Annunzio, la raffigurazione era stata rimossa con un atto di forza dalle autorità jugocomuniste nel 1949. Per lunghi anni dell'aquila non si era più parlato, giacché aveva rappresentato dapprima l’Impero austroungarico e in seguito il regime fascista italiano.
La svolta è partita dieci anni fa, quando è iniziato l'iter per il riposizionamento dell'Aquila sulla cupola della Torre, con il partito Lista per Fiume in prima fila nel voler riparare questo torto del passato. In questo decennio non tutto è filato via liscio, anzi: ci sono stati segnali contrari al rapace bicipite arrivati dal centrodestra nazionalista, che non vede di buon occhio la resurrezione di un simbolo ritenuto - ingiustamente - anticroato. Neanche il centrosinistra è stato un esempio di velocità ed efficacia, ma ad adoperarsi con tenacia sono stati principalmente Lista per Fiume e Alleanza litoraneo - montana, schieramento di ispirazione regionalista.
Tutti i dubbi sul gran rientro erano stati fugati la scorsa estate, in occasione del tradizionale incontro per la Festa di San Vito (patrono di Fiume) tra l'amministrazione cittadina, i rappresentanti degli esuli e degli italiani rimasti. In quell'occasione il sindaco Vojko Obersnel (Partito socialdemocratico) aveva promesso ai suoi interlocutori che l'aquila sarebbe tornata a svettare dalla Torre nel marzo di quest’anno, collocata sul suo luogo di insediamento storico.
È certo che la statua sarà di dimensioni ridotte e di peso inferiore rispetto al manufatto approntato e sistemato nel 1906 e abbattuto 43 anni dopo, che era alto 2,2 metri, pesava due tonnellate e presentava un'apertura alare di tre metri. Nonostante la cupola della Torre civica goda di ottima salute (lo hanno constatato gli esperti di statica), si è preferito non correre rischi e si è dunque optato per una statua più piccola, che sarà comunque ben visibile ai fiumani e ai turisti. Il Consiglio comunale come detto ha ora dato l’ok alle spese che andranno sostenute per costruzione e montaggio. Ammonteranno a 480mila kune, pari a 64mila euro.
Ancora nessuna acceleraazione invece sull'iniziativa di Lista per Fiume relativa alla collocazione di targhe in ricordo di due tra i personaggi che hanno fatto la storia di Fiume: il sindaco Giovanni Ciotta e il presidente dello Stato libero di Fiume, Riccardo Zanella.
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