A fine maggio le preselezioni per i 6mila del “concorsone”
TRIESTE. Tutto pronto, o quasi, per il concorsone regionale. Entro l’estate, aveva promesso l’assessore alla Funzione pubblica Paolo Panontin, e così sarà: si parte a fine maggio e tra luglio e agosto le prove saranno ormai ben che concluse. Le procedure al momento sono ancora in via di definizione, ma è già possibile abbozzare qualche data. Non precisa, non ancora, ma un’idea c’è. Due, innanzitutto, le categorie per le quali si apriranno le opportunità di assunzione: la “d” e la “c”. Una corsa per cinque contratti a tempo indeterminato, alla quale parteciperanno ben 6mila iscritti: 6.126 per l’esattezza, stando alla documentazione pervenuta alla scadenza del bando indetto a dicembre, avvenuta lo scorso 30 gennaio. Di questi 1.995 si contenderanno i 3 posti (uno interno) per “specialista amministrativo economico”, la categoria “d” appunto. Gli altri 4.131, invece, correranno per i 2 posti (sempre uno interno) per “assistente amministrativo economico in categoria c”.
Fatta questa premessa, ecco grossomodo il periodo previsto: per i “d” la preselezione è programmata a fine maggio. Un’unica grande sessione, al PalaRubini. Gli scritti partono poco più in là, dopo la metà di giugno, mentre gli orari il mese successivo; dunque luglio. Per gli oltre 4 mila del “c”, invece, la fase di preselezione avverrà entro la prima metà di giugno. Gli scritti saranno organizzati dopo una ventina di giorni, mentre gli orali circa un mese dopo. Quindi tra fine luglio e inizio agosto si chiude tutto, come conferma l’assessore Panontin.
La “preselezione”, una prima grande scrematura, è un passaggio necessario, indicato dalle leggi in materia laddove ci si trovi con numeri di un ceto rilievo, come in questo caso: le regole prevedono infatti questa soluzione per domande superiori alle 100 unità. Si tratterà comunque di un test attinente alle materie del concorso, da quanto si è saputo. Due, dunque, le tranche: prima i 2 mila e poi un’altra tornata per gli altri 4 mila. Numeri che hanno costretto l’amministrazione regionale a correre ai ripari, organizzandosi per tempo con il Comune di Trieste per ottenere spazi adeguati, in cui garantire il controllo della regolarità delle operazioni. Il PalaRubini (noto anche come PalaTrieste di via Flavia è, di fatto, l’unico luogo adatto. E non è raro che ci si affidi ai palazzetti dello sport per i concorsi pubblici. Per l’intesa con il Comune è questione di giorni. «Dobbiamo mettere d’accordo, ma credo che quella sia la soluzione migliore - anticipava nelle scorse settimane il direttore generale della Regione Roberto Finardi -, del resto dobbiamo individuare un luogo che possa consentire la preselezione in giornata. Non sappiamo naturalmente quanti di quelli che hanno presentato domanda saranno poi presenti, ma ci dobbiamo attrezzare per far posto a tutti».
I bandi, come noto, escludono dalla prima prova “il personale regionale che partecipa ai concorsi pubblici con riserva dei posti”, oltre alle persone con handicap o affette da invalidità uguale o superiore all’80%”. Concluse la preselezioni, gli ammessi dovranno superare una successiva verifica dei requisiti di partecipazione, condizione indispensabile, da quanto si apprende, per poi accedere agli esami scritti e orali. Le materie delle prove sono ampiamente note: diritto costituzionale e amministrativo; normativa comunitaria, statale e regionale sui fondi europei e nazionali; programmazione, pianificazione e controllo di gestione; ordinamento e organizzazione della Regione Fvg. Oltre ad atti e procedimenti amministrativi, nonché appalti, contratti e acquisizione di servizi e forniture. Per l’orale, invece, entrambi i bandi suggeriscono una preparazione adeguata sul diritto penale, con attenzione ai reati commessi dai pubblici dipendenti e a quelli contro la pubblica amministrazione. E, ancora, il rapporto di lavoro nella pubblica amministrazione, elementi di contabilità pubblica, patto di stabilità e armonizzazione dei bilanci.
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