A Feletto nasce la Gardaland della realtà virtuale in 3D
TRIESTE. Gardaland, Mirabilandia, l’Italia in miniatura, il Cowboy Land, il Parco dei dinosauri e chi più ne ha più ne metta: i parchi divertimento a tema nel nostro Paese pullulano e restano in piedi nonostante la crisi. Ma c’è chi è convinto che resteranno inevitabilmente confinati nel passato. Perché il futuro dei parchi tematici è la realtà virtuale, in grado di catapultare il visitatore in mondi immaginari per farglieli vivere in prima persona, con i cinque sensi.
Ne è certo il programmatore informatico Massimiliano Soresini, che insieme a un gruppo di imprenditori ha messo in piedi in provincia di Udine, a Feletto Umberto (Tavagnacco), la 3D World Arena. Si tratta del primo parco tematico d’Italia dedicato alla Hyper Reality, ovvero a quel gioco in cui resta incastrata la nostra coscienza quando non è più in grado di distinguere la realtà da una simulazione artificialmente prodotta.
La 3D World Arena (www.3dwa.it), che ha aperto ufficialmente i battenti ieri e in questi giorni sul proprio sito sta proponendo degli open day di presentazione, promette proprio questo: un viaggio in cui l’immaginazione approda nel quotidiano, un portale d’accesso verso altri mondi, nuove dimensioni in cui l’ambiente generato dal computer si fonderà con quello reale.
Grazie alle tecnologie di realtà virtuale “immersiva”, spiega l’ideatore di questo nuovo parco tematico ipertecnologico, le sensazioni e le emozioni sperimentate saranno completamente autentiche e rimarranno impresse nella memoria come ricordi vissuti.
Saranno emozioni per tutti i gusti, perché dal terminal spaziale della 3D World Arena ciascuno potrà scegliere il “viaggio” che preferisce: si potrà cavalcare un T-Rex nella terra dei dinosauri, combattere fra le piramidi dell’antico Egitto, diventare protagonisti dell’abbordaggio di un vascello pirata, visitare un museo dove gli autori raccontano le proprie opere o addestrarsi con le forze speciali.
Il tutto all’interno dei 1400 metri quadri, che diventeranno presto 2200, di un capannone industriale riconvertito, che ospita la show room con il terminal spaziale, l’hangar con le navi spaziali che decollano e tutti i percorsi immersivi. Accedendo alle varie attrazioni del centro, l’ambiente generato dal computer si fonde con quello fisico.
«In 3DWA, se mi avvicino a una finestra virtuale e la apro - racconta Soresini - sento lo spiffero d’aria fredda o calda che entra». Grazie a speciali sensori e attuatori le attrazioni consentono di muoversi fisicamente all’interno dello spazio simulato e di interagire con cose e persone.
Le esperienze immersive disponibili in 3DWA sono tante. «Utilizziamo da un lato simulatori classici 7D con gli occhialini - spiega Soresini - e dall’altro dispositivi con visori che riproducono voli su un deltaplano, corse automobilistiche e tragitti in canoa sul Colorado River. E ancora ci sono postazioni di 3x3 metri in cui, armati di katane, pistole o archi, diamo battaglia ai robot».
Le attrazioni sono dedicate a tutte le fasce d’età e alcune possono essere sfruttate anche da chi è costretto su una sedia a rotelle. «Si va dai 14 ai 90 anni. Ci sono persone anziane che possono fare esperienze sul Colorado River, dove la canoa virtuale è in realtà un vogatore da palestra».
I progetti sono tanti e vanno oltre il semplice intrattenimento. «Questa tecnologia, ci tiene a precisare Soresini, è rivolta anche alle aziende che hanno bisogno di progettare edifici, processi produttivi, sistemi di manutenzione e molto altro ancora».
La realtà virtuale immersiva, infatti, permette di realizzare un impianto e vedere come funziona ancor prima che sia costruito. Le applicazioni sono infinite e spaziano dal campo medico a quello architettonico, passando per la parte gestionale e produttiva.
Dietro questo parco d’estrema avanguardia c’è un progetto tutto italiano, realizzato da una giovane start-up di Udine. Snr, questo il nome dell’azienda, è nata dall’idea di Massimiliano Soresini ed è composta da diversi imprenditori che hanno creduto nell’iniziativa.
Il progetto è stato portato a termine anche grazie al finanziamento stipulato con il più grande istituto bancario italiano e garantito per l’80% dal ministero dello Sviluppo economico. Fino ad agosto la società aprirà ad altri imprenditori, che potranno entrare in quest’avventura acquistando delle quote. In cinque anni si stima che il mercato della realtà virtuale passerà dagli attuali 35 miliardi di dollari a 850. Non a caso stanno investendo sulla tecnologia colossi come Google, Facebook e la Sony, con l’ultimo modello di Playstation.
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