A Farra d'Isonzo lo scuolabus diventa un galeone e porta a lezione i bambini-pirata

In occasione delle feste il pulmino di Farra si “trasforma”. Ad animarlo e addobbarlo sono Rudi, Annelisa e Marco

FARRA D'ISONZO. A Farra d’Isonzo è già un cult. Ed è facile scommettere che presto non mancheranno i tentativi d’imitazione. Ma l’originale rimarrà sempre quello del piccolo paese isontino. Di cosa si parla? Dello scuolabus più “pazzo” dell’Isontino: viene addobbato e animato a tema in occasione di ogni ricorrenza particolare: l’ultimo travestimento è quello da vascello pirata per Carnevale, ma il pulmino comunale nel recente passato è già diventato un covo di mostriciattoli in occasione di Halloween e a dicembre ha dato un passaggio a Babbo Natale e a San Nicolò. Per la gioia dei bambini di asilo ed elementari (in paese) e medie (a Gradisca), che si vedono regalare un sorriso prima e dopo le fatiche scolastiche.

Dietro a questa iniziativa simpatica, ma niente affatto banale tre amici: Rudi, l’autista dello scuolabus comunale; la sua compagna Annelisa, impiegata, che con tocco femminile cura addobbi e confenzionamento di dolcetti e caramelle (nei giorni di festa ci sono anche quelli); e Marco istrionico animatore pensionato (ma non si direbbe) dalla simpatia ben nota in tutto il circondario. A loro si unisce Giada, la figlia di Marco, che dà una mano per le scritte adesive sul bus. Un equipaggio di tutto rispetto che si è inventato l’idea dello scuolabus “trasformista” quasi per gioco, un anno fa. «Facciamo parte dell’Associazione Carabinieri del paese – spiega Annelisa – che cura la vigilanza sui mezzi e l’accesso a scuola in sicurezza. Ci è sembrato carino regalare ai nostri piccoli un momento di leggerezza. Specie in questo periodo di restrizioni legate al Covid, in cui hanno davvero poche occasioni per ridere e stare assieme».

In tempi di pandemia massime le precauzioni: «Anche i sacchetti con caramelle e cioccolatini sono in sacchetti monouso», spiega Annelisa. L’ultima magia del pullmino? Giovedi Grasso si è trasformato in vascello pirata. «Avevamo un’altra idea – confida ancora Annelisa con un sorriso – ma dalla scuola abbiamo avuto la soffiata di un bambino: a scuola il tema del Carnevale sarebbe stato quello dei pirati. E così last minute abbiamo realizzato gli addobbi e trovato i costumi». Poi l’approdo al porto – anzi a scuola – dei piccoli bucanieri dove, nel tentativo di regalare loro un Carnevale da ricordare nonostante le restrizioni, hanno unito le forze con le insegnanti della scuola dell’infanzia de Gasperi e della primaria Pitteri e con l’Associazione Genitori. Docenti e personale Ata si sono travestiti da pirati e hanno addobbato la scuola a tema. «Tutti assieme hanno contribuito a creare un momento di allegria in sicurezza, quando ormai ci si era già rassegnati a non poter festeggiare il Carnevale – commenta l’assessore Debora Bonutti-. Se il prossimo anno la situazione sanitaria migliorerà, abbiamo già pensato di allargare i festeggiamenti anche ai bambini del Nido». Che non vedranno l’ora di crescere per salire sullo scuolabus più “pazzo” e allegro dell’Isontino. –

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