A Duino si rievoca la tragica rivolta dei contadini

DUINO AURISINA. Nella ricorrenza di tre secoli dalle storiche rivolte contadine a Duino e nei paesi limitrofi, lo Jus Devin – Duino Comune ha organizzato una iniziativa che si svolgerà domani nella sala della scuola vecchia di Duino: il professor Alerksander Panjek dell’Università del litorale di Capodistria terrà una conferenza sul tema «Due storie dalla storia di Duino: la “sdrondenata” del 1651 e la rivolta del 1713». La serata sarà articolata in due parti: dalle 19.30 in lingua slovena, dalle 20.30 in italiano.
A causa dei cattivi raccolti e dell’ epidemia di peste animale degli anni 1709-1713 e del successivo divieto di commercializzare i prodotti delle nostre zone con la Repubblica Veneta, le condizioni economiche della gente che viveva in questi luoghi peggiorarono significativamente, fino al limite della sopravvivenza.
Al contrario di quello che la logica imponeva, i nobili aumentarono la richiesta di tributi alla popolazione già così stremata. Tutto questo portò a vere e proprie rivolte che ebbero inizio a Tolmino per poi propagarsi lungo la valle dell'Isonzo fino al Carso meridionale. La rivolta del Carso culminò con l'assedio al castello di Duino (in memoria di questo episodio è stata posta una stele nella piazzetta del paese) cui parteciparono alcune migliaia di contadini provenienti da tutti i paesi vicini, fino oltre Comeno.
La guarnigione del castello, dotata di cannoni, respinse i rivoltosi disperdendoli, causando circa una decina di morti e moltissimi feriti. Così finì la rivolta di Duino; quella di Tolmino ebbe esiti anche più tragici con lo smembramento dei capi sulla pubblica piazza a Gorizia.
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