A Draga di Moschiena salvato grifone in difficoltà
la storia
Andrea Marsanich / FIUME
Nei giorni scorsi alcuni abitanti della localita' liburnica di Draga di Moschiena (Istria orientale) hanno avvistato un grifone o avvoltoio dalla testa bianca in chiare difficoltà che si muoveva a malapena sulle pendici del Monte Maggiore. Non hanno perso un attimo, compiendo la cosa più logica: avvertire del ritrovamento l'istituto regionale per la tutela dell'ambiente Priroda (Natura in italiano).
A quel punto è scattata l'"operazione salvezza", che ha visto impegnate in prima fila la direttrice di Priroda, Sonja Šišić, e la sua stretta collaboratrice, Irena Jurić. Si sono recate alle spalle di Draga di Moschiena, hanno preso in consegna l'esemplare – pesante 5 chili e 9 etti – fornendogli le prime cure del caso. Gli hanno anche dato un nome e non poteva che essere Draga, in ricordo della località in cui è avvenuto il recupero di questo volatile che in Croazia è protetto da leggi e regolamenti molto severi. «Abbiamo avuto il nostro daffare come ornitologhe – ha dichiarato la Šišić, da anni alla guida di Priroda – ma crediamo di aver fatto un buon lavoro. Il nostro grifone, un esemplare abbastanza giovane, si trova gia' al Centro per l'assistenza degli avvoltoi dalla testa bianca, dislocato nell'abitato di Caisole o Beli, nell'isola di Cherso. Ci hanno informato che Draga mangia e si muove normalmente nell'apposita voliera. Quando avrà recuperato le sue forze, sarà rimesso in libertà».
Il ritrovamento di questo maestoso uccello, simbolo dell'isola di Cherso, non deve stupire in quanto le rotte dei grifoni comprendono anche il Monte Maggiore, l'altura istroquarnerina dove vedere volteggiare un avvoltoio non è proprio raro e rappresenta uno spettacolo bellissimo. Questo volatile vive e nidifica sia a Cherso, sia nelle vicine Plavnik, Veglia, Pervicchio ed Arbe. Si presume che la colonia presente su queste isole quarnerine conti circa 250 coppie. —
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