A Cigale non parte la ricostruzione del molo asburgico
FIUME. Si sono avventati sul piccolo molo asburgico e in men che non si dica, e con l’ausilio di una ruspa, l’hanno distrutto. Il tutto con la promessa che la storica costruzione sarebbe stata ricostruita in tempi brevi e avrebbe conservato l’originale aspetto. Sarà ma da quando è stato demolito il moletto antistante Villa Carolina a Cigale (Lussinpiccolo) non c‘è più l’ombra di lavoratori e macchinari edili. Del caso si sono occupati anche i principali media quarnerini e croati, anche perché sono tante le polemiche scatenate dai lussiniani, esacerbati nel vedere quello scempio.
Nonostante le rassicurazioni della municipalità e della Regione quarnerino montana, agli isolani non è piaciuto affatto vedere il moletto “ridotto a brandelli”, un pezzo di storia di Cigale e di Lussino finito in frantumi e senza una rapida ricostruzione. Il cantiere è deserto da giorni e la gente si chiede se i lavori abbiano tutte le carte in regola. Ad alimentare i sospetti è proprio l’assenza di uomini e mezzi, avutasi subito dopo che i mezzi d’informazione hanno scritto (e fotografato) di quanto avvenuto nella stupenda baia. Al Ministero dell’edilizia e assetto territoriale hanno voluto reagire, inviando sul posto un’ispettrice che non ha potuto però fare nulla visto che di fronte alla storica Villa Carolina non c’era anima viva.
Ha comunque lasciato l’invito alla ditta investitrice, la Katina (proprietaria della storica villa), a presentare tutta la documentazione sui lavori, affidati alla lussiniana Aqua Park. Insomma non è dato sapere il perché dello stop ad un progetto che tanto ha acceso gli animi sull’isola. Le maggiori critiche alla demolizione del molo sono venute dall’organizzazione non governativa locale Idem i ja (Vengo anch’io), che ha parlato di atto barbaro, rilevando che la distruzione della struttura non può essere definita un’opera di “ricostruzione”.
Nessuna reazione al momento da parte della Città di Lussinpiccolo, che ha dato l’autorizzazione a ricostruire il molo.
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