A Cherso sei grifoni in volo dopo le cure

Caduti dai nidi la scorsa estate, erano stati portati al Centro di recupero di Cherso

CHERSO. Plavnik, Kvarneric, Kruna, Nevera, Jadran e Pavlomir. Sono i nomi che i primi soccorritori hanno dato ai sei grifoni che nel weekend sono stati rimessi in libertà dopo avere trascorso dieci mesi al Centro di recupero situato nella località chersina di Caisole (Beli). I sei uccelli erano caduti dai loro nidi la scorsa estate, quando avevano circa due mesi di vita, ferendosi più o meno gravemente.

Non è per nulla raro che i grifoni - nell'intento di abbandonare il loro nido sull’isola di Cherso o nelle vicine Plavnik e Veglia - precipitino in mare o sulle rocce. Per qualcuno dei giovanissimi volatili, spesso non ancora abbastanza forti per volare, risulta fatale andarsene dal luogo in cui sono nati. Per salvarli risulta importante il ruolo della popolazione locale: ci sono isolani che mettono al sicuro gli uccelli per poi portarli alla struttura di Caisole, altri lanciano l’allarme chiamando direttamente gli esperti. Le operazioni di salvataggio e recupero dei grifoni sono affidate principalmente agli esperti dell'istituto pubblico Priroda (Natura), che operano in collaborazione con i colleghi del Giardino zoologico di Zagabria e delle associazioni non governative Biom di Zagabria e Tramuntana di Caisole.

I grifoni di Cherso si mettono in mostra al Centro di recupero


Dall'estate scorsa e fino a ora, i sei grifoni sono così potuti tornare in forma grazie alle cure ricevute al Centro. Prima di venire liberati sono stati dotati di localizzatori Gps che permetteranno agli ornitologi di seguire i loro spostamenti. «Quando hanno potuto lasciare le gabbie, hanno spiccato il volo con forza e in tutta sicurezza - ha detto con soddisfazione la direttrice di Priroda, Sonja Šišic – ci sono volute cure lunghe e appropriate, ma poi i nostri sei ce l'hanno fatta». Il direttore del Giardino zoologico zagabrese, Damir Skok, ha osservato che «anche se il grifone è una specie tutelata in Croazia da leggi molto severe, le sfide che deve affrontare a causa dell'uomo e di altri fattori sono davvero tante. Spero che i sei volatili rilasciati, tutti con un' apertura alare che sfiora i due metri e mezzo, sapranno adattarsi alle regole imposte dalla natura e sapranno irrobustire la preziosa colonia quarnerina. Da parte nostra - ha aggunto Skok - siamo sempre pronti a intervenire, in quanto il periodo in cui il grifone abbandona il nido è il più pericoloso della sua esistenza, con un alto tasso di mortalità». Gli spostamenti dei grifoni possono essere seguiti tramite il sito web di Priroda. Inoltre gli interessati possono visitare fino a tutto agosto il Centro visitatori di Caisole, nel cui ambito agisce la struttura di recupero.

©RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo