A Cherso apre la nuova “casa” della Comunità italiana

CHERSO. È stato uno dei momenti più toccanti nella storia del sodalizio di Cherso che riunisce gli italiani del capoluogo e di quest’isola nordadriatica. Da ieri i connazionali isolani hanno finalmente una loro casa completamente ristrutturata e ammodernata, progetto realizzato con i mezzi erogati dal governo italiano e grazie all’impegno profuso congiuntamente da Unione italiana e Università popolare di Trieste. Gli interventi, per un costo complessivo di 600 mila euro, hanno permesso la completa ristrutturazione della sede dislocata a Palazzo Pretorio, in pieno centro di Cherso, con quattro piani messi a muovo, il rifacimento delle facciate e la sistemazione di attrezzature e arredi. Un progetto che si potrebbe definire perfetto per gli italiani di Cherso, i quali hanno potuto così beneficiare delle Convenzioni stipulate dal ministero degli Affari esteri di Roma e dall’Unione italiana. Un simile evento doveva avere una cornice degna: a Palazzo Pretorio, ad assistere all’inaugurazione dei ristrutturati ambienti, sono stati l’ambasciatore d’Italia a Zagabria, Emanuela D’Alessandro, il ministro plenipotenziario della Farnesina, Francesco Saverio De Luigi, il console generale d’Italia a Fiume, Renato Cianfarani, il ministro croato della Cultura, Andrea Zlatar Violic, le massime autorità di Ui, Upt, municipalità di Cherso (sindaco Kristijan Jurjako in testa) e naturalmente della locale Comunità degli italiani. Il taglio del nastro è stato eseguito da Bozena Toich, consorte dello scomparso Nivio Toich, fondatore del sodalizio e per decenni portabandiera dell’ italianità di Cherso, una figura leggendaria e amata non solo dai connazionali ma anche da appartenenti alle altre nazionalità presenti sull’isola. Prima della tappa chersina, l’ambasciatore D’Alessandro ha visitato in mattinata la sezione italiana dell’asilo Cvrcak a Lussinpiccolo e la sede della locale Comunità degli italiani. (a.m.)
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