A Cervignano è la lotta all’azzardo. Slot vietate in 60 luoghi
CERVIGNANO. Cervignano dichiara guerra al gioco d’azzardo. L’amministrazione comunale ha approvato la lista dei luoghi sensibili, in tutto 60, in prossimità dei quali, entro la distanza di 500 metri, è vietata l’installazione di slot machines e l’attività di raccolta scommesse. Stop alle slot vicino agli istituti scolastici, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali in ambito sanitario o socio sanitario, luoghi di aggregazione giovanile, ludoteche, ricreatori, biblioteche, istituti di credito e sportelli bancomat, stazioni ferroviarie ed esercizi di compravendita di oggetti preziosi e oro usati. All’interno del territorio comunale, risultano attive 62 slot machine presenti in 18 esercizi commerciali, una sala scommesse e una sala giochi.
Le attività che dispongono di slot posizionate a meno di 500 metri dai luoghi sensibili sono 16 su 18, per un totale di 57 slot. Il prossimo passo sarà stabilire gli orari di apertura delle sale da gioco, sia per quelle autorizzate sia per gli esercizi commerciali in cui gli apparecchi sono installati come attività complementari.
Il Comune dovrà stabilire le sanzioni amministrative, tenendo conto delle esigenze di tutela. «Fare prevenzione e contrasto alle dipendenze da gioco d’azzardo – dichiara l’assessore Federica Maule – è un obbligo di legge ma è anche un’azione importante per tutelare la salute di una comunità. Da un laboratorio del Gruppo Espresso pubblicato su internet e disponibile sul web è possibile, tramite l’inserimento del Comune di residenza, avere l’espressione statistica in valore economico delle giocate effettuate pro capire nell’anno 2016. I dati sono allarmanti e devono inevitabilmente portare l’attenzione su tutte le azioni di prevenzione possibili per contrastare questa piaga sociale. Gli attori coinvolti sono diversi: Regione, aziende sanitarie, istituzioni scolastiche, associazioni e Comuni. Una delle prime possibili azioni è l’identificazione dei luoghi sensibili». Al fine di tutelare i soggetti vulnerabili e prevenire la dipendenza, come detto, è vietata l’installazione di apparecchi e l’attività di raccolta di scommesse entro 500 metri dai luoghi sensibili. Questa misura è prevista per le nuove installazioni. La legge norma anche eventuali sostituzioni subingressi o spostamenti delle attività.
«Nell’ambito delle azioni previste dalla norma – aggiunge Maule – la Regione promuove l’istituzione di un marchio regionale da rilasciare, tramite i Comuni, agli esercizi pubblici, commerciali, ai circoli privati e ad altri luoghi deputati all’intrattenimento, che scelgono di non installare o disinstallano volontariamente tutti gli apparecchi. I Comuni intervengono anche nella presa in carico delle persone affette da gioco d’azzardo patologico e nel sostegno ai loro familiari per gli aspetti di tutela sociale, anche promuovendo l’attivazione dell’istituto dell’amministratore di sostegno».
L’assessore Loris Petenel sottolinea che il tema è particolarmente sentito. «Il nostro consiglio comunale, già poco più di un anno fa, ha affrontato l’argomento con proposte di contrasto alla ludopatia auspicando una modifica, poi concretizzatasi, della legge da parte della Regione».
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