Tensioni al 25 Aprile a Trieste: scontri tra forze dell’ordine e antagonisti, esplose bombe carta davanti alla Risiera

Scontri con lancio di petardi e fumogeni in via dell'Istria, durante il corteo degli antagonisti, esplosioni davanti alla Risiera durante la cerimonia 

Gianpaolo Sarti
Polizia davanti alla Risiera (Silvano)
Polizia davanti alla Risiera (Silvano)

Alta tensione alle manifestazioni per il 25 Aprile a Trieste, prima con gli scontri in via dell’Istria tra i partecipanti al corteo degli antagonisti e le forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa, poi con l’esplosione di bombe carta davanti alla Risiera di San Sabba mentre era in corso la cerimonia ufficiale.

Il corteo degli antagonisti

Alle 8.50 è iniziato da Campo San Giacomo il corteo non autorizzato degli antagonisti del collettivo Burjana per l'ottantesimo anniversario della Liberazione. Un centinaio i partecipanti.

In via dell’Istria, poco sotto il Burlo, sono avvenuti i primi scontri tra il gruppo di manifestanti e le forze dell'ordine con lancio di petardi e fumogeni.

25 aprile a Trieste: scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine

Il corteo è stato bloccato dalla falange della polizia e dei carabinieri all'altezza del civico 81, con i negozianti inviati a chiudere le porte.

Il corteo bloccato dalla polizia dopo gli scontri
Il corteo bloccato dalla polizia dopo gli scontri

Il blocco poi gli scontri

L’obiettivo era quello di evitare che il corteo, non autorizzato e che vede la presenza di diverse persone attenzionate dalla Digos e munite di petardi, caschi e bastoni, si congiungesse con quello organizzato dal Comitato 25 Aprile composto da 31 tra associazioni culturali, partiti, organizzazioni sindacali e qualche istituto storico e partito dal monumento ai caduti di Servola, Sant'Anna e Coloncovez, al quale sono presenti centinaia di persone, per motivi di sicurezza e ragioni di ordine pubblico. 

A quel punto è avvenuto il primo scontro, con il corteo che è stato bloccato dalla polizia e carabinieri in via dell'Istria.

25 aprile a Trieste, il corteo, gli scontri e lo sbarramento

Dopo il momento di blocco, il corteo degli antagonisti sta avanzando rapidamente verso la Risiera con continui scontri a colpi di manganelli, fumogeni e petardi. 

I partecipanti hanno anche inneggiato alla "Resistenza palestinese". Slogan contro il governo Meloni e le forze dell'ordine.

25 aprile a Trieste, il corteo bloccato dalle forze dell'ordine in via dell'Istria

L’arrivo in Risiera

Attorno alle 10.20 il corteo ha raggiunto l'esterno della Risiera, dove alle 11 è in programma la cerimonia ufficiale con ingressi contingentati (il limite di capienza è di 2.200 persone) ed è tenuto sotto controllo dalle forze dell'ordine.

L’arrivo in Risiera sta risultando difficoltoso anche per chi non ha preso parte ai cortei e vuole assistere alla cerimonia a causa delle strade bloccate dalle forze dell’ordine.

Tra chi ce l’ha fatta anche il cantante Piero Pelù, che non è passato inosservato e si è concesso ai selfie con gli ammiratori.

Le bombe carta

Dopo un lungo momento di stallo, attorno a mezzogiorno i manifestanti hanno esploso alcune bombe carta davanti alla Risiera di San sabba mentre dentro era in corso la cerimonia. 

Il corteo del Comitato 25 aprile

Intanto davanti alla Risiera è arrivato anche il corteo autorizzato, quello partito da Servola e promosso dal Comitato 25 Aprile che racchiude 31 tra associazioni culturali, partiti, organizzazioni sindacali e qualche istituto storico.

Il segretario provinciale della Cgil Massimo Marega ha espresso il suo disappunto sui controlli ritenuti lenti all’ingresso della Risiera: “Noi contestiamo i controlli, contestiamo il fatto che abbiamo richiesto il patrocinio per una festa della liberazione e che ci è stato negato con motivazioni che francamente sono risibili. Contestiamo il fatto che non vi è una regia per quanto riguarda il Comune rispetto all'Ottantesimo anniversario – ha spiegato fuori dal monumento -. Non c'è una manifestazione, non c'è nulla. A Trieste sostanzialmente si commemora, ma non si festeggia la liberazione. Noi riteniamo che sia doverosa la commemorazione, ma oggi è una festa, è la festa della liberazione”.

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La cerimonia per il 25 Aprile in Risiera (Silvano)

I consiglieri di Adesso Trieste

"Nonostante le promesse di discontinuità rispetto agli anni precedenti anche oggi abbiamo assistito alla militarizzazione di un luogo che dovrebbe essere di memoria e rispetto. Metal detector e polizia in assetto antisommossa sono stati i protagonisti indesiderati di questo 25 Aprile, misure assolutamente ingiustificate a fronte di una partecipazione pacifica della cittadinanza. Per questo al termine del corteo del Comitato 25 Aprile abbiamo deciso di non partecipare alla cerimonia ufficiale in Risiera. Nei prossimi giorni presenzieremo nuovamente in quel luogo perché vogliamo comunque rispettare il dovere della memoria e dell'impegno antifascista". Lo hanno dichiarato i consiglieri comunali di Adesso Trieste Riccardo Laterza, Giorgia Kakovic e Kevin Nicolini, a margine della celebrazione ufficiale del 25 Aprile di oggi presso la Risiera di San Sabba.

La cerimonia in Risiera

Alle 11 alla Risiera di San Sabba è iniziata la classica cerimonia commemorativa alla presenza delle autorità civili, militari e religiose. L’ingresso del pubblico è libero fino al raggiungimento della capienza massima di 2.200 persone, secondo il piano di sicurezza predisposto dal Comune. Al termine dell’evento, il Coro partigiano triestino Pinko Tomažič offrirà la sua tradizionale esibizione nel cortile interno del memoriale.

Le cerimonie per il 25 Aprile a Trieste: in Risiera fino a 2.200 accessi
Una celebrazione nella Risiera Foto Silvano

 

La sobrietà chiesta dal governo

Dal Nord al Sud dello Stivale la “sobrietà” invocata dal Governo per le celebrazioni del 25 aprile ha avuto come effetto, in diversi Comuni italiani, il divieto di sfilare in corteo e, addirittura, di cantare “Bella ciao”. A Trieste non succederà, al netto delle polemiche per il mancato patrocinio del Comune alla festa in campo San Giacomo, organizzata a partire dalle 15 dal Comitato 25 aprile, che riunisce 27 tra partiti, associazioni e gruppi. Festa che comunque si farà, insieme all’ormai tradizionale “Festa della liberazione” alla Casa del popolo di Sottolongera, che dalle 13 ospiterà come ogni anno chioschi, grigliate, musica.

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Le passate celebrazioni del 25 aprile alla Risiera di San Sabba (Silvano)

Il programma

La giornata inizia alle 9, con il corteo organizzato dalla Cgil Trieste che parte dal monumento ai caduti di Servola, Sant’Anna e Coloncovez per raggiungere la Risiera di San Sabba. Un percorso simbolico di memoria e riflessione che si snoda attraverso luoghi significativi della Resistenza triestina. Parallelamente, dalle 8.30, campo San Giacomo è il punto di partenza del corteo antifascista organizzato dal collettivo Burjana.

La Passeggiata della Resistenza

Il pomeriggio vede protagonista la “Passeggiata della Resistenza”, organizzata dall’Arci in collaborazione con il Comitato 25 aprile. Partenza alle 15 da Servola, davanti alla chiesa di San Lorenzo, per un itinerario che toccherà monumenti e targhe commemorative attraverso i quartieri di Servola e San Giacomo. Un percorso accessibile a tutti, arricchito dal contributo storiografico del circolo Falisca e accompagnato dalle note di Dj Quero e dei Bachibaflax.

La cerimonia a Dolina

Anche il vicino comune di San Dorligo della Valle-Dolina celebrerà l’80esimo anniversario della Liberazione con una cerimonia commemorativa in programma alle 16 presso il parco commemorativo, con l’arrivo delle staffette e l’esibizione di cori e bande musicali. Gli interventi ufficiali saranno affidati a Štefan Čok e Alessandro Pollio Salimbeni. La giornata proseguirà alle 17.30 presso il centro sportivo Silvano Klabjan e si concluderà con il concerto dei Rock Partyzani alle 20.30.

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