Biserini, Acquamarina, scuole e Barcola tra i sei progetti per il 2025 a Trieste
Sei schede caso per caso
La biblioteca civica di piazza Hortis: l’attesa durata oltre 16 anni
Il 2025 sarà l’anno di svolta per la tormentata vicenda di Palazzo Biserini, sede della Biblioteca civica di piazza Hortis. Era il 2008 quando l’edificio, datato 1802, veniva chiuso al pubblico e tutte le attività spostate in via Madonna del Mare, in vista dei necessari lavori di messa in sicurezza dell’immobile annunciati addirittura nel 2004. A distanza di oltre sedici anni, e dopo numerosi interventi mai risolutivi, il Biserini può ora contare su un progetto esecutivo: l’obiettivo è indire la gara entro l’anno. L’intervento sarà coperto con 11,2 milioni da fondi regionali: comprenderà la messa in sicurezza dell’intero palazzo e la ristrutturazione dei primi quattro piani. Il quinto rimarrà inagibile.
L’intervento a San Giacomo:la palestra omologata Coni
I lavori per la realizzazione della nuova (e discussa) palestra sull’ex Pavan partiranno a febbraio. L’impianto ospiterà un campo sportivo omologato per attività di pallacanestro, pallavolo e pallamano, con possibilità di utilizzo anche per arti marziali e ginnastica artistica, oltre a spogliatoi e una foresteria. Un progetto criticato da opposizione e comitati, che ne temono gli impatti su San Giacomo in termini di riduzione del verde e di spazi aggregativi. Altro nodo è quello dei parcheggi, da individuare come richiesto nell’intervento: l’ipotesi è di realizzarne uno nel cortile della Duca D’Aosta e uno interrato sotto al Pitteri, sebbene (come stabilito dal Consiglio comunale) sarà possibile valutare alternative, purché entro mille metri dalla palestra.
Il Ferrini: il campo da calcio e il nodo fondi
Entro fine anno il quartiere di Ponziana potrà finalmente tornare a giocare nel campo di calcio a 11 dello Stadio Ferrini, che verrà riqualificato e omologato (anche nella parte di impianti di illuminazione) a fronte di un primo intervento da 1,2 milioni da fondi regionali. Il progetto complessivo prevederebbe poi un secondo lotto, che andrebbe di fatto a completare il primo, stimato in 1,9 milioni circa, necessari per realizzare spogliatoi, un chiosco-biglietteria e la copertura della tribuna. In questo caso l’incognita sono i finanziamenti: il Comune ha già presentato domanda alla Regione. Nel caso in cui la richiesta non venisse accolta, il 2025 sarà dedicato a valutare opzioni alternative.
La piscina Aquamarina: la cordata di imprenditori
I prossimi mesi saranno decisivi per il destino della piscina terapeutica, demolita dopo il crollo del tetto del 29 luglio 2019 e oggetto di una partecipata raccolta di firme degli utenti che ne chiedono la rinascita. Il Comune è in attesa di una proposta di project financing dalla cordata guidata da Myrtha Pools, brand di Piscine Castiglione. Il partenariato prevederà due fasi: la costruzione della piscina, con fondi sia pubblici (il Comune ha 10,4 milioni) che privati, e la sua gestione da parte del privato. Le linee di indirizzo prevedono nessun costo di gestione a carico del Comune e tariffe popolari per l’utenza. La piscina sarà dotata di vasche ad acqua di mare, spogliatoi e servizi disabili.
Le ultime ferite delle mareggiate
Tra i primi cantieri a prendere piede quest’anno ci sarà quello per il restauro dei Topolini 4, 5, 6 e 7, fortemente ammalorati dalle mareggiate dell’autunno 2023 e interdetti da allora. I lavori, finanziati con 2,17 milioni dalla Regione, partiranno nelle prossime settimane, ultimate le verifiche sulla procedura di aggiudicazione della gara. Si inizierà con il rifacimento delle fognature e di tutti i sottoservizi nei tratti in cui servirà ricostruire le banchine, quindi con la messa in sicurezza e il restauro completo dei bagni: da rifare i sostegni crollati, le porzioni di banchina ammalorate e i parametri a mare in pietra arenaria, profondamente danneggiati. La tabella di marcia è serrata: l’obiettivo è riaprire i battenti dei Topolini in tempo per l’inizio dell’estate.
Scuole: la messa in sicurezza e i traslochi
Nel capitolo edilizia scolastica troviamo il secondo lotto dell’adeguamento della Fonda Savio (3,8 milioni), la fine della messa in sicurezza della Spaccini-Sauro (8 milioni), l’adeguamento della Caprin (6,2 milioni), l’efficientamento della Trubar (210 mila euro), e il completamento della copertura dell’edificio che ospita la Duca D’Aosta (600 mila euro). Entro settembre finiranno i lavori alla Corsi (2 milioni), e gli studenti potranno tornare in sede in tempo per l’inizio dell’anno scolastico. Libereranno il contenitore di Molo IV, che potrà così ospitare gli alunni della Stuparich, che saranno a loro volta trasferiti in vista dell’avvio della ristrutturazione del plesso (6,5 milioni).
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