Zagabria, svolta energetica in Croazia: piano da 534 milioni per quattro gasdotti
Si collegheranno all’impianto off-shore di Castelmuschio e serviranno non soltanto la Croazia ma anche i Paesi vicini
La Croazia si appresta a diventare uno strategico snodo energetico per i Paesi vicini, come Slovenia e Ungheria, grazie al suo rigassificatore off-shore dislocato a Castelmuschio, nell’isola quarnerina di Veglia. Il governo croato ha deciso di proclamare quale progetto d’importanza strategica il piano che prevede la costruzione – da parte dell’operatore statale per la distribuzione del gas, Plinacro – di quattro gasdotti che allacceranno l’impianto Lng isolano, i consumatori croati e quelli d’oltreconfine.
Investimento da mezzo miliardo
L’investimento, che ha l’incondizionato sostegno da parte di Zagabria, ammonta a 534 milioni di euro e contempla l’approntamento dei segmenti Castelmuschio – Zlobin, Zlobin – Bosiljevo – Sisak – Kozarac, Kozarac – Slobodnica e del gasdotto interconnettore che collegherà le reti croata e slovena, lungo l’asse Lučko – Zabok – Rogatec. «Sono infrastrutture lunghe 216 chilometri e che potenzieranno le forniture di gas naturale, collegando il rigassificatore galleggiante ai Paesi mitteleuropei, a quelli orientali e all’Ucraina». Lo ha rilevato il ministro croato dell’Economia, Ante Šušnjar, aggiungendo che il futuro gasdotto Lučko – Zabok (non sono state definite le date di entrata in funzione) aumenterà il flusso di gas verso la vicina Slovenia. «I quattro gasdotti – parole del ministro – consentiranno alla Croazia di assumere il ruolo di hub energetico europeo, importantissimo specie alla luce di quanto sta avvenendo con il blocco alla forniture di gas russo. Inoltre il nostro Paese sarà indipendente dal punto di vista energetico, grazie ad un approvvigionamento sicuro e continuo per i cittadini e le imprese».
Trasporto di gas e idrogeno
Il premier croato Andrej Plenković (Hdz, centrodestra) ha poi precisato che i gasdotti in questione potranno anche trasportare idrogeno, ovvero il vettore energetico del futuro. Contemporaneamente al fatto che il governo dia il supporto alla realizzazione di infrastrutture atte a migliorare i rifornimenti di gas in Croazia e nel suo circondario, a Castelmuschio si sta procedendo verso il raddoppio della produzione annua, che attualmente tocca i 2,9 miliardi di metri cubi di gas naturale. Al concorso internazionale per l’installazione del modulo che permetterà di arrivare alla movimentazione annua di 6,1 miliardi di metri cubi, si sono fatte avanti due aziende, di cui non sono stati precisati i nomi. Le loro offerte sono ora al vaglio dei competenti organismi, che dovranno decidere a chi affidare l’appalto del valore di 17 milioni di euro.
Cantieri a fine 2025
Secondo Ivan Fugaš, direttore di Lng Hrvatska, impresa che gestisce il rigassificatore vegliota, l’analisi delle due offerte si concluderà a metà di questo mese, dopo di che si passerà alla firma del relativo contratto con l’esecutore dei lavori. Questi dovrebbero effettuarsi nei mesi di settembre e ottobre 2025, con il modulo venuto a costare 23 milioni di euro e costruito in un cantiere navale cinese da Wärtsilä Gas Solutions.
Il rigassificatore verrà così potenziato a partire dall’anno erogativo 2025-2026, che comincia il prossimo 1° ottobre. Non si arriverà subito a 6,1 miliardi di metri cubi in quanto c’è prima da realizzare i predetti gasdotti verso Slovenia e Ungheria.
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