L’Unione italiana in pressing: «Autostrada, via la vignetta dal confine a Capodistria»

Sostegno alla petizione voluta dalla vicepresidente del Parlamento sloveno Hot, il presidente dell’Ui Tremul: «Quel sistema viola il diritto internazionale». 

Valmer Cusma
La vignetta autostradale in Slovenia è l’oggetto dell’iniziativa dell’Unione italiana
La vignetta autostradale in Slovenia è l’oggetto dell’iniziativa dell’Unione italiana

L’Unione italiana per prima ha sostenuto la petizione per l’abolizione della vignetta o bollino autostradale lungo la superstrada H6 sul tratto compreso tra Capodistria e il confine tra Slovenia e Italia, avviata dalla vicepresidente della Camera di Stato (il Parlamento sloveno) Meira Hot, residente a Pirano.

Lo rende noto il presidente dell’Ui Maurizio Tremul sottolineando che la presa di posizione è «lungi dal volere strumentalizzare l’iniziativa e utilizzarla a meri fini elettorali».

Lo stesso Tremul precisa di aver provveduto a tradurre il testo della petizione e di averlo inviato con una lettera di accompagnamento a tutte le Comunità degli italiani associate all’Ui invitandole ad allestire un banchetto e fissare un orario presso le proprie sedi per la raccolta delle firme. Tremul quindi precisa che l’introduzione alcuni anni fa dell’obbligo del bollino autostradale sul segmento in questione ha creato notevoli disagi ai cittadini residenti nonché alle persone che attraversano giornalmente il confine per motivi di lavoro, studio, rapporti familiari, viaggi culturali e turistici. Questi sono costretti a percorrere viabilità alternative con incidenze negative in termini di impatto sociale ed ecologico. Ma non solo.

«Il sistema del bollino autostradale elettronico – aggiunge Tremul – viola il diritto internazionale sancito dal Trattato di Osimo e ostacola le relazioni per noi fondamentali, tra la Slovenia, l’Italia e la Croazia. Da parte nostra – così ancora Tremul – ci siamo sempre espressi in tutte le sedi istituzionali e occasioni a favore dell’abolizione del bollino. Questa – spiega – avrebbe sicuramente una ricaduta oltremodo positiva sulla Comunità nazionale italiana e sulla nostra unitarietà, apportando indubbi benefici a tutta la popolazione istriana». Il presidente dell’Ui tiene a precisare che l’appoggio alla petizione viene espresso senza pubblicità mediatiche, senza alcuna intenzione di appropriamento di un merito che è tutto di Meira Hot. «Abbiamo agito – dice ancora – esclusivamente a beneficio e nell’interesse dei cittadini dell’Istria».

Va aggiunto che il bollino per il segmento autostradale viene pagato oggi anche dai numerosi villeggianti che si riversano verso l’Istria: sono infatti tenuti ad acquistare quello minimo della durata di una settimana per un solo passaggio. L’alternativa è un percorso per molti tratti parallelo attraverso vari luoghi abitati, dove nei mesi estivi la circolazione è caotica, con gravi danni alla qualità della vita dei residenti causa i rumori, l’inquinamento atmosferico e la polvere. —

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