Il porto di Fiume in forte crescita, ma per la ferrovia servono 10 anni

Un convegno fa il punto sullo scalo croato: il decollo arriverà solo con la connessione per Zagabria

Andrea Marsanich
Una foto d’archivio del porto di Fiume, dove in primo piano si vedono i terminal attualmente attivi
Una foto d’archivio del porto di Fiume, dove in primo piano si vedono i terminal attualmente attivi

Per consentire al porto di Fiume di esprimere il massimo della sua potenzialità, è necessario dare vita alla linea ferroviaria pianeggiante che unirà il capoluogo quarnerino e la capitale croata, Zagabria, progetto che esiste ormai da più di un decennio, periodo in cui ha conosciuto alti e bassi quanto a realizzazione. Nella conferenza promossa a Zagabria dalla Camera d’economia nazionale, è stato reso noto che nella variante più ottimistica l’infrastruttura dovrebbe venire alla luce nel 2032. Quella più pessimistica, o se vogliamo più realistica, indica nel 2036 l’anno in cui la tratta a doppio binario potrebbe finalmente venire inaugurata.

«Se riusciremo ad avere la modernizzazione della Fiume-Zagabria – è quanto riferito da Ivan Kršić, direttore generale delle Ferrovie statali croate – tale allacciamento riuscirà a generare da parte dell’emporio fiumano quasi cinque volte più profitti delle entrate attuali, che si attestano sui 740 milioni di euro. Il porto occupa in questo momento 2 mila e 500 persone che, con l’indotto, interessa un totale di 5 mila e 600 occupati. La ferrovia di pianura è tutta un’altra cosa, in quanto garantirà 3 miliardi e 300 milioni di euro, con circa 8 mila e 600 addetti tra porto e attività collaterali, comprendenti Fiume e tutta la regione del Quarnero e Gorski kotar».

Parlando della Fiume-Zagabria, Kršić ha annunciato che sarà necessario costruire e ristrutturare diversi segmenti, come Hrvatski Leskovac-Karlovac, Karlovac-Oštarije, Oštarije-Škrljevo e infine Škrljevo-Fiume-Giordani (in croato Jurdani).

Presente alla conferenza tenutasi nella capitale, il quarnerino Oleg Butković, ministro del Mare, trasporti e infrastrutture, ha detto di essere ottimista anche in relazione a questo ambizioso progetto infrastrutturale: «Sono e sarà sempre pronto nel portare a termine i progetti d’importanza strategica per la Croazia. La linea ferroviaria pianeggiante rientra in questa lista. Sono dell’opinione che il porto fiumano abbia un forte potenziale e a lungo termine, capace di garantire crescita e concorrenza. Inoltre può garantire nuove opportunità di lavoro, aumentare le esportazioni e rafforzare il commercio fiumano e regionale. Per arrivare a questa dimensione, la costruzione della ferrovia pianeggiante a doppio binario tra Fiume e l’Ungheria, toccando Zagabria, è un progetto irrinunciabile. L’anno scorso c’è stata una modifica adottata dal Consiglio dell’Unione europea riguardante lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, Ten-T, che ha inserito la Croazia in quattro corridoi. Fiume si trova in tre di questi corridoi di trasporto, la qual cosa rafforza le opportunità di investimento».

Quindi Butković ha ricordato che il terminal contenitori fiumano in Brajdica sta di anno in anno ottenendo risultati sempre più importanti. Allo scalo si aggiungerà nei prossimi mesi la nuova struttura di Molo Zagabria promossa da Maersk. I due terminal, così Butković, dovrebbero permettere a Fiume di agguantare la posizione di leader altoadriatico nella movimentazione di container. Senza però una moderna infrastruttura ferroviaria, ha concluso, Fiume non potrà esprimere pienamente il suo potenziale. —

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