Pompieri di Veglia circondati e aggrediti dagli abitanti di Homutno

Ai soccorritori dell’incendio è stato urlato che erano giunti colpevolmente in ritardo, accusa del tutto infondata.

Andrea Marsanich
Le immagini dell'incendio
Le immagini dell'incendio

Sette veicoli antincendio, 16 vigili del fuoco professionisti e volontari e il consumo di 40 mila litri d' acqua per spegnere le fiamme, intervento portato a termine in modo veloce ed efficace. Eppure tutto ciò non è bastato ad una squadra di pompieri dell' isola di Veglia ad evitare una vera e propria aggressione da parte di gente del posto, più precisamente dell' abitato di Homutno, facente parte del comune di Castelmuschio (in croato Omišalj), che si affaccia sul golfo di Fiume.

I contorni dell’attacco

L' evento, che ha del clamoroso e scandaloso, si è verificato nella tarda serata di lunedì: erano le 22 e 31 quando i vigili del fuoco professionisti di Veglia citta' sono stati informati che un rogo era scoppiato a Homutno e non vi era tempo da perdere. In un attimo, i soccorritori sono partiti alla volta di Castelmuschio, arrivando in men che non si dica, imitati subito dopo dai volontari della vicina località di Njivice.

Circondati da cinquanta abitanti

I pompieri di Veglia, benchè arrivati prima, non hanno potuto fare nulla perchè circondati da una cinquantina di abitanti di Homutno, con intenzioni assolutamente non amichevoli. Ai soccorritori veniva urlato che erano giunti colpevolmente in ritardo, accusa del tutto infondata. Un paio di minuti dopo, sono arrivati i loro colleghi di Njivice e uno di essi, non appena sceso dal mezzo, e' stato colpito al capo da diversi pugni. Ad aggredirlo sono stati due energumeni che non gli hanno dato neanche il tempo di reagire o di chiedere spiegazioni sul perchè di un simile comportamento. Il vigile del fuoco e' rimasto ferito, con cure prestategli al Pronto Soccorso di Veglia. Evidente un ematoma sotto l' occhio, quale conseguenza di un cazzotto in testa e che ha lasciato stordito il malcapitato pompiere.

L’intervento della polizia

Visto quanto stava accadendo e con gli aggressori che non arretravano di un millimetro, coprendo i pompieri di minacce e contumelie, e' stato necessario chiamare la polizia, che ha schierato a Homutno diversi agenti antisommossa. Solo a quel punto, e' stato possibile spegnere l' incendio, che ha distrutto due roulotte e bruciato la gran massa di rifiuti presenti in loco, per danni quantificati in alcune centinaia di euro. All' operazione hanno partecipato anche i pompieri volontari del comune di Dobrigno. Goran Grubišić, comandante dei vigili del fuoco professionisti di Veglia, ha parlato di episodio vergognoso.

Un’ aggressione senza precedenti

«Sono e siamo molto scossi per quanto avvenuto a Homutno. Da parte nostra abbiamo agito in tempi rapidi, venendo premiati, per cosi' dire, da un' aggressione che non ha precedenti a Veglia. Senza la presenza delle forze dell' ordine sarebbe stato impossibile dare il via all' opera di spegnimento, tanto era ostile e minaccioso l' atteggiamento nei nostri confronti. E' stata un' esperienza drammatica, che non dimenticheremo mai. Auguro al collega di Njivice di riprendersi al piu' presto e di tornare a fare, come sempre in modo encomiabile, il suo dovere». Anche il portavoce della Questura di Fiume ha confermato l' incidente, rilevando che un gruppo di persone ha impedito per un certo tempo ai pompieri di intervenire, attaccandoli sia fisicamente che verbalmente. Secondo voci ufficiose, non confermate dalle autorita', gli attaccanti si sarebbero dileguati dopo l' incidente, venendo pero' arrestati in capo ad un paio d' ore.

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