Un morto e due dispersi a Velenje: ecco cosa è successo nella miniera di carbone in Slovenia
Un’ondata di acqua e fango ha investito i 14 minatori al lavoro. Complesse le operazioni di soccorso

Un morto e due dispersi – ma le speranze di salvarli sono minime e fonti ufficiose li danno già per deceduti. È il drammatico bilancio di un incidente avvenuto tra lunedì e martedì nella miniera di carbone di Velenje, in Slovenia a circa 75 chilometri a nord est della capitale Lubiana, dove una improvvisa “ondata” di acqua e fango in una galleria ha investito una squadra di quattordici minatori che operavano sui macchinari nell’impianto.
L’incidente
La maggior parte dei minatori è riuscita a fuggire in tempo. Non ce l’hanno invece fatta in tre, un minatore ritrovato deceduto, mentre per ore le squadre di soccorso hanno tentato di recuperare i due dispersi, senza riuscirci. Le operazioni di salvataggio, infatti, sono state estremamente complicate, con le squadre di soccorso obbligate a operare con speciali attrezzature per l’ossigeno e per un massimo di quattro ore, prima di ricevere il cambio.
L’impianto
L’incidente è avvenuto nell’unico impianto di estrazione di lignite nel Paese, sorgente fondamentale per alimentare la centrale termoelettrica di Sostanj, impianto dove l’estrazione avviene a più di 500 metri di profondità.
La miniera, secondo dati resi pubblici dall’agenzia di stampa Sta, dà oggi lavoro a circa 1.200 addetti ed è da mesi al centro di aspri dibattiti nell’ambito della transizione “verde”, con il governo sloveno che ha lanciato una legislazione d’emergenza per dare più tempo alla miniera e alla centrale per dire addio al carbone e passare a forme di alimentazione più pulite. Ma ora l’accento torna sulla sicurezza dell’impianto, dopo la tragedia sul lavoro.
Le misure di sicurezza
Sicurezza che «non è mai stata trascurata, magari sono stati ridotti gli investimenti nella ricerca di nuove aree di estrazione, ma mai sulla sicurezza», ha giurato il numero uno della miniera, Marko Mavec, aggiungendo che negli ultimi due decenni e più «non abbiamo registrato alcun decesso». Parole, quelle di Mavec, che sono confermate dai dati, con la miniera che, nell’ultimo quarto di secolo, ha sperimentato solo due incidenti di rilievo.
I precedenti
Nel febbraio dell’anno scorso, quattro minatori erano riusciti a salvarsi dopo essere stati esposti a gas nocivi durante il lavoro. Molto peggio era andata nel 2003, anno dell’ultima tragedia, con due morti. Di certo, lavorare nelle profondità della terra è un mestiere rischioso e «malgrado tutte le misure di sicurezza, certi incidenti non possono essere previsti o prevenuti in anticipo», ha ribadito il management dell’impianto.
Le reazioni
Servono comunque indagini immediate per capire la causa dell’incidente e soprattutto per evitare che «simili tragedie possano essere prevenite in futuro, assicurando la sicurezza dei minatori», il forte appello subito lanciato dalla presidente slovena Nataša Pirc Musar.
Aiuti ad hoc alle famiglie colpite arriveranno dallo Stato, ha annunciato da parte sua il premier Robert Golob, arrivato a Velenje in visita ufficiale.
Riproduzione riservata © Il Piccolo