Ecosistema a rischio: la Grotta dei colombi diventa off limits per bagnanti e turisti
Natura Histrica, Regione Istriana e Città di Pola hanno chiuso il sito per tutelare le specie protette contro i pericoli del sovraffollamento. Fino a 26.500 euro per i trasgressori
Drastico provvedimento per porre fine al sovraffollamento turistico che di anno in anno minaccia sempre di più il precario ecosistema della Grotta dei colombi, un habitat naturale e geologico unico. Da quest’anno la grotta sarà infatti off limits ai bagnanti e ai visitatori. Lo hanno deciso congiuntamente l’ente pubblico Natura Histrica, che gestisce le aree naturali protette della regione, e i vertici della Regione Istriana e della Città di Pola, con in testa il sindaco Filip Zoričić.
«Il sovraffollamento e la devastazione possono venire fermati unicamente con il divieto», si precisa nel comunicato stampa diffuso dalle istituzioni che hanno deciso la chiusura, «visto che i ripetuti appelli a tenersi a debita distanza e a non entrare nella grotta, lanciati l’estate scorsa, non avevano sortito alcun effetto».
C’è chi addirittura aveva scambiato la grotta per una rimessa per barche e kayak. A causa poi dell’eccessiva presenza umana, nei campioni d’acqua esaminati era stata riscontrata una percentuale di batteri Escherichia coli talmente alta da considerare il mare non adatto alla balneazione.
Tornando al divieto, è stato annunciato che i trasgressori incapperanno in sanzioni pecuniarie piuttosto salate, come previsto dal Regolamento sull’ordine pubblico sul demanio marittimo della Città di Pola. Ossia, tra 600 e 1.300 euro per le persone giuridiche e tra 50 e 260 euro per quelle fisiche. Queste ultime rischiano altri 132 euro di multa per violazione del divieto di accesso a un sito speleologico protetto. Per la stessa violazione, la sanzione pecuniaria a carico delle persone giuridiche andrà dai 3.300 ai 26.500 euro.
A mali estremi, estremi rimedi, dunque. La decisione è stata adottata a protezione della grotta e della sua spiaggia, a cui sono legate tante generazioni di polesani. Finché erano soltanto gli abitanti della città a fare il bagno, la situazione era sostenibile. Poi la spiaggia è stata scoperta dai turisti e raggiunta da numerosi visitatori dal mare e dalla terraferma, spesso poco rispettosi dell’habitat naturale che la grotta rappresenta per tante specie.
Nell’antro nidificano infatti numerose specie di uccelli e sono ospitate diverse colonie di pipistrelli. La grotta rappresenta inoltre l’habitat ideale per la rarissima foca monaca, una delle 100 specie di mammiferi più minacciate al mondo. Di fronte al sovraffollamento occorreva intervenire a tutela di un piccolo grande patrimonio biologico, che stava per venire calpestato definitivamente da sandali in plastica, pinne, pedalò e kayak, che mal si sposano con l’ambiente naturale. —
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