Due albanesi fermati al confine di Starod tra Croazia e Slovenia seminano il caos

Gli agenti sloveni visti i documenti non in ordine li volevano respingere, ma i due hanno bloccato il valico con le auto. Solo dopo sono riusciti a fornire le carte adatte e sono stati fatti entrare ma dopo aver pagato una multa

Il capo del dipartimento di polizia di Ilirska Bistrica, Robert Žagar.
Il capo del dipartimento di polizia di Ilirska Bistrica, Robert Žagar.

Caos al valico di frontiera di Starod tra Slovenia e Croazia: due cittadini albanesi rifiutano di venir respinti e bloccano il confine. E’ successo martedì scorso 7 gennaio secondo la relazione della Polizia Slovena che ha fatto una nota. Il 7 gennaio alle 12.35, spiega la Polizia, due cittadini albanesi di 33 e 38 anni sono arrivati al valico di frontiera temporaneo di Starod. Durante il controllo di frontiera, gli agenti di polizia hanno scoperto, dopo un controllo dei documenti che non c’erano le condizioni per l'ingresso nella Repubblica di Slovenia, per cui è stato loro negato l'ingresso.
Per protestare contro il rifiuto di entrare in Slovenia i due albanesi hanno deciso di bloccare la circolazione stradale nell'area del valico di frontiera parcheggiando i loro veicoli sulla corsia di ingresso, nelle immediate vicinanze della cabina di controllo di frontiera, e lasciando lì i veicoli. Non erano d'accordo con il respingimento e non volevano rimuovere i veicoli dalla corsia di ingresso, impedendo così ad altri passeggeri di entrare in Slovenia. Il traffico è stato temporaneamente deviato su un'altra corsia di ingresso in modo che si svolgesse senza intoppi e non ci fossero ingorghi, e in modo che gli altri passeggeri potessero attraversare il confine nazionale senza ostacoli. Gli agenti hanno multato i due albanesi poiché non hanno rispettato le istruzioni e gli ordini della polizia che effettua il controllo delle frontiere e per aver violato la legge sul controllo delle frontiere dello Stato. Le multe inflitte sono state pagate dai trasgressori direttamente sul posto.

Successivamente i due hanno fornito ulteriori documenti per dimostrare le condizioni necessarie per l'ingresso in Slovenia. Dopo aver controllato i documenti e pagato la multa, la polizia ha permesso loro di entrare.
Il direttore del dipartimento di polizia di Capodistria ha ordinato una supervisione di esperti, nell'ambito della quale la commissione verificherà tutte le circostanze di questi fatti.

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