Decine di giovani morti in discoteca, esplode la rabbia in Macedonia del Nord
Una reazione simile a quanto accaduto in Serbia, dopo la tragedia alla stazione di Novi Sad dove il primo novembre 15 persone persero la vita

A Kocani, in Macedonia del Nord, lunedì 17 marzo è esplosa la rabbia dei cittadini che chiedono giustizia per le decine di giovani morti nel rogo della locale discoteca “Pulse”.
Centinaia di persone, dopo un raduno pacifico davanti al Municipio, al grido di “Assassini”, hanno assaltato e distrutto un bar e un'auto appartenenti al proprietario del locale andato a fuoco, che figura tra le persone finora arrestate.
Una reazione simile a quanto accaduto in Serbia, dopo la tragedia alla stazione di Novi Sad, dove il primo novembre dell’anno scorso il crollo improvviso di una tettoia in cemento provocò la morte di 15 persone: si è aperta da allora una stagione di protesta culminata con la grande manifestazione di sabato 15 marzo a Belgrado.

Il bilancio è di almeno 59 morti, in gran parte giovanissimi – dai 14 ai 24 anni – e oltre 150 feriti, molti gravi.
La terribile tragedia è avvenuta nella notte di domenica appunto nella cittadina di Kočani a un centinaio di chilometri da Skopje: l’incendio è scoppiato nella discoteca, situata in periferia, dove si teneva un concerto di una popolare band, affollatissimo di ragazze e ragazzi.
Le autorità hanno riferito di oltre mille presenti al momento del rogo: sabato notte era in programma l’atteso concerto della band hip-hop “Dnk”.
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