Croazia, i socialdemocratici puntano sulla vittoria del Presidente della Repubblica Milanović

Il Presidente della Repubblica uscente si è imposto con il 75% lasciando al 25% il candidato del partito del premier. L’ex ministro Ostojić: «Ora elezioni anticipate

Giovanni Vale
Il presidente Zoran Milanović. Foto Epa
Il presidente Zoran Milanović. Foto Epa

È il momento della resa dei conti in Croazia dopo la schiacciante vittoria del socialdemocratico Zoran Milanović alle elezioni presidenziali di domenica.

Con quasi il 75% dei voti, il presidente uscente ha umiliato il candidato del partito conservatore Hdz (il partito del premier Andrej Plenković), Dragan Primorac, fermo al 25%.

Lunedì 13 gennaio, all’indomani del voto, nell’opposizione c’è chi crede già a un “effetto Milanović” in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera.

Il presidente della regione litoraneo-montana, Zlatko Komadina, fantastica su una nuova discesa in campo di Milanović come candidato premier alle legislative (ma l’appuntamento, salvo elezioni anticipate, è al 2028), dimenticando forse che l’ultimo esperimento in questo senso, ovvero l’impegno in prima persona del capo di Stato alle legislative dell’aprile scorso, si è rivelato un fiasco mentre Plenković ha ottenuto un terzo mandato consecutivo da premier. Ma l’entusiasmo è tanto e l’ex ministro Ranko Ostojić (anch’egli socialdemocratico) azzarda: «Questo è un segnale che in Croazia servono elezioni anticipate».

Nel campo dei conservatori, invece, il premier Plenković e la sua squadra sembrano ancora non voler riconoscere la propria responsabilità nella débâcle.

Lunedì la dirigenza dell’Hdz si è riunita per ragionare sul risultato, mentre via Facebook Primorac ha cercato di cambiare semplicemente argomento, in un curioso post in cui ha festeggiato il fatto di aver raggiunto, con i suoi lavori di ricerca scientifica, 10mila visite sulla piattaforma Google Scholar.

Interpellato dai giornalisti sul non aver fatto le congratulazioni a Milanović l’altra sera, Primorac si è difeso: «Ho fatto le mie congratulazioni a tutti i cittadini croati e Milanović è fra questi». Nemmeno il premier ha fatto i complimenti al capo di Stato, spiegando che «nemmeno lui ce li ha fatti in aprile».

«L’Hdz reagisce come se non avesse perso le elezioni, come se non fosse consapevole della realtà, e questo è pericoloso perché parliamo delle persone che sono al governo in Croazia», ha commentato l’analista politico Žarko Puhovski. Secondo l’editorialista Tomislav Klauški, il secondo mandato di Milanović sarà diverso dal primo. Non essendo possibile un terzo mandato (la costituzione lo vieta), «Milanović non ha più nulla per cui lottare». Perciò, «alcuni sperano che questo sia l'inizio del suo ritorno al potere esecutivo o al partito socialdemocratico». —

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