Nuovo centro nautico di Daila a Cittanova: il no di residenti e ambientalisti

Gli abitanti del borgo e l’associazione Zelena Istra: «Ultima delibera fuori legge». «Interessi commerciali e piano che non rispetta ambiente e standard ecologici»

Valmer Cusma
Una veduta panoramica della costa e dell'entroterra di Daila
Una veduta panoramica della costa e dell'entroterra di Daila

Continua la protesta degli abitanti del borgo di Daila, frazione di Cittanova, e dell’Associazione Zelena Istra – Istria verde contro il progetto del centro nautico Daila – Belvedere ritenuto devastante per l’ambiente naturale e per la qualità della vita dei residenti. Una protesta che va avanti da anni e che ora si manifesta con la richiesta di revisione della delibera sul finanziamento del marina in quanto, come affermano, non vengono rispettate le normali procedure di legge, l’opinione pubblica non è informata mentre una grave minaccia incombe sull’ambiente.

«Il progetto non è in armonia con il piano ambientale e con gli standard ecologici – si dice nel comunicato stampa diffuso da Zelena Istra – Istria verde – ed è dannoso per la comunità locale. In primo luogo – si spiega – il progetto è sovradimensionato rispetto alle necessità dei 250 abitanti di Daila quantificabili in 20 posti barca. Dunque è evidente l’intenzione di costruire un porticciolo commerciale, questa emerge pure dal fatto che sono previsti ormeggi per natanti fino a 15 metri di lunghezza mentre i residenti usano barche di 4-5 metri di lunghezza».

«È evidente – concludono i contras – che il progetto è in funzione di interessi economici e commerciali mentre viene trascurato il fabbisogno della comunità locale. Tra l’altro la versione definitiva del progetto stesso in base alla quale è stato ottenuto il finanziamento nell’ambito dei programmi Competitività e coesione 2021-2027 e Connecting Europe Facility, non è mai stata presentata in pubblico nonostante le promesse».

L’associazione richiama poi l’attenzione sull’aspetto ambientale-ecologico. Si parla di forte minaccia per l’ecosistema incluso nella rete Natura 2000 e per le specie protette in grave pericolo di estinzione. E si sottolinea che il progetto comporterebbe colate di cemento e il dragaggio del fondale marino. I cittadini di Daila hanno sporto denuncia al Tribunale amministrativo per una serie di mancanze procedurali e attendono risposta. —

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