Ambulanza senza medico: 60enne muore in Dalmazia

E’ accaduto a Capocesto (Primošten): a cercare di rianimarlo è stata un’infermiera. La ministra della Sanità annuncia un’inchiesta. In quei giorni ben undici specializzati in medicina d’urgenza risultavano in malattia

Andrea Marsanich
Una veduta di Capocesto (Primosten) foto Adams
Una veduta di Capocesto (Primosten) foto Adams

Capocesto (in croato Primošten), cittadina costiera della Regione di Sebenico e Tenin: siamo all’inizio di questa settimana quando un uomo di 60 anni viene colto da malore. Arriva un’autolettiga con a bordo l’autista e due infermiere. Proprio così, non c’è l’ombra di un medico. Aiutate in qualche modo dal conducente, tentano a lungo di rianimare il 60enne, ma non c’è nulla da fare e l’uomo muore. L’episodio avviene nel momento in cui ben 11 medici specializzati in medicina d’urgenza sono in malattia nel Sebenzano.

Il caso è deflagrato in modo assordante, al punto che in tanti hanno commentato come il servizio sanitario in Dalmazia sia ormai allo sfascio. Dell’accaduto si sta occupando in prima persona la neo ministra della Sanità, Irena Hrstić, ex direttrice degli Ospedali di Pola, che ha dichiarato ai media di voler vederci chiaro.

«Per prima cosa – ha detto – voglio puntualizzare che non si tratta di una crisi di quadri, bensì di qualcosa di temporaneo. Gli 11 medici sono in malattia e sta a noi capire se tali assenze siano giustificate o meno. Ho dato l’ordine di far aprire un’inchiesta e di controllare caso per caso. Adesso, in attesa di verificare se le malattie dei miei colleghi siano reali, e non ho dubbi in merito alla loro professionalità, non si possono lanciare accuse, né attribuire responsabilità a qualcuno. Posso garantire che tutti i cittadini della regione sebenzana hanno e avranno un’adeguata tutela sanitaria».

«Il facente funzioni di direttore dell’Istituto sebenzano di medicina d’urgenza, Tomislav Jukić, mi ha riferito di aver fatto il possibile per garantire il servizio di pronto soccorso 24 ore su 24 – ha sottolineato –, constatando che a un certo punto 11 medici erano contemporaneamente assenti dal posto di lavoro per malattia. Si sta muovendo per accertare se le assenze siano giustificate. Un simile numero di colleghi in malattia può riguardare solo il diffondersi dell’influenza o di una virosi».

Jukić, rivolgendosi ai giornalisti, ha rivelato che una delle due infermiere chiamate a soccorrere il 60enne era abilitata a risolvere situazioni d’emergenza, come quella del malore che ha colpito lo sventurato cittadino di Capocesto. «I tentativi di rianimare l’uomo sono durati circa un’ora e purtroppo si sono rivelati inutili – ha detto Jukić – l’infermiera abilitata si è impegnata al massimo per far sì che restasse in vita, ma purtroppo non è stato possibile. Al momento dell’intervento, non c’era un medico a disposizione».

In questo momento in Croazia sono 137 gli infermieri che possono agire in modo autonomo in presenza di casi gravi. Altri 257 dovrebbero ottenere la relativa licenza entro quest’anno. —

Riproduzione riservata © Il Piccolo