Martinez scavalca Thomas, è di nuovo secondo. Una tappa? “Se Pogacar ce la lascia...”
Gasparotto, direttore sportivo della Bora ammette: “Si corre per il secondo posto. Inevitabile accorciare la gara per maltempo”
Enrico Gasparotto, 42 anni, direttore sportivo friulano della Bora Hansgrohe, martedì era felice.
Gasparotto, Martinez è 2°...
«Sapevamo che avrebbe perso a crono, ma in salita va forte, è il primo degli umani. Abbiamo guadagnato secondi su Thomas, puntiamo al secondo posto».
E una vittoria di tappa?
«Bisognerà chiedere il permesso a Pogacar, perchè lui è di un’altra categoria».
Da ex corridore sperava che lo sloveno lasciasse la vittoria a Pellizzari?
«Beh, magari ha visto dietro Martinez e non ha potuto lasciargliela. Io credo che uno debba sempre dare il massimo e vincere anche per la sua squadra, ma ha 7 minuti di vantaggio...».
Uno così l’ha mai visto?
«È fortissimo, il più completo di questa generazione. Credo che ogni generazione abbia i suoi fenomeni, il ciclismo è cambiato, ora è più veloce e tecnologico, non è, ad esempio, possibile paraginarlo a Merckx o Hinault».
Accorciare la tappa era inevitabile?
«Sì, c’è un protocollo che prevede questo in caso di maltempo. Capisco la delusione di Livigno, ma anche logisticamente per le squadre era complicato organizzare la passerella iniziale». —
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