La maledizione dello Stelvio, ora rischia anche la nuova Cima Coppi

Il maltempo atteso martedì rischia di far saltare anche l’Umbrailpass. Comunque previsto un piano B con la neutralizzazione della corsa nella prima fase e vestiario supplementare ai corridori

Antonio Simeoli

LIVIGNO. Non c’è pace per quella che avrebbe dovuto essere anche la tappa dello Stelvio con la Cima Coppi riveduta e abbassata all’Umbrailpass, quota 2.503 metri, la scorsa settimana a causa dell’elevato rischio valanghe.

Il meteo in peggioramento ha indotto gli organizzatori della corsa rosa ad adottare un piano di emergenza per consentire alla carovana oggi di oltrepassare il gruppo dello Stelvio e portarsi senza rischi in Val Venosta e poi, attraverso la valle dell’Adige, in val Gardena dove si concluderà la tappa ai 1.625 metri del Monte Pana sopra Santa Cristina dopo 202 km.

Lunedì pomeriggio a Livigno, nel giorno di riposo al termine di una lunga riunione cui hanno preso parte, oltre al direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni, il rappresentante dell’Associazione corridori Cristian Salvato, i gruppi sportivi e naturalmente la giuria, è stato deciso, in caso di meteo avverso (come prevede il protocollo Uci), di neutralizzare la sedicesima tappa e riprenderla in Alto Adige da dove le condizioni meteo lo consentiranno.

Si tratta, va precisatro, della soluzione più drastica possibile, al momento non la pià gettonata.
La preoccupazione è datta dalla lunga discesa che i corridori dovranno affrontare dal Giogo di Santa Maria o Umbrailpass, 3 km sotto il passo dello Stelvio, dopo 50 km di corsa e confine con la Svizzera, fino alla val Mustair.

In caso di meteo avverso al passo sarà consentito ai corridori di cambiarsi con la corsa che verrà neutralizzata per tre minuti. Inoltre, ai team sarà concesso di seguire il gruppo con una terza ammiraglia, mentre altri mezzi eventualmente saranno pronti a mettere a dispzione dei corridori mantelline o abbigiamento invernale per coprirsi. Per tutta la giornata ai corridori saranno consentiti rifornimenti supplementari. Insomma, farà freddo. Almeno fino in Val Venosta.

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